AGENTE POLARIA ARRESTATO, SI AGGRAVA PESANTEMENTE LA SUA POSIZIONE

8 Settembre 2016

RIMINI. Si aggrava la posizione dell'agente della polizia di Stato, in servizio al posto di frontiera dell'aeroporto "Federico Fellini" di Rimini, arrestato dai colleghi lo scorso 6 settembre per truffa aggravata ai danni dello Stato e istigazione alla truffa assicurativa. Dopo le perqusizioni dell'abitazione, dell'alloggio di servizio e della sua automobile, sono emersi a carico del 53enne originario di Bari gravi indizi che hanno portato gli inquienti a muovere nuove e pesanti accuse: indebito accesso presso le Banche Dati delle Forze di Polizia, favoreggiamento della prostituzione in concorso e concussione. In particolare, nella vettura dell'agente è stato trovato un CID relativo ad un sinistro stradale, e due carte d’identità straniere risultate essere oggetto di smarrimento. All’interno dell’alloggio di servizio un passaporto italiano, anche questo oggetto di denuncia di smarrimento, diversi stralci di interrogazioni effettuate presso gli archivi in uso alle forze di polizia, fotocopie di documenti d’identità stranieri. Nell'abitazione sono spuntate, invece, delle carte d’imbarco intestate al poliziotto nel periodo in cui si trovava assente dal lavoro per malattia nonché un caricatore per calibro 9 Parabellum privo di matricola, diversi proiettili sempre calibro 9 Luger ed uno ed anche un proiettile calibro 308 Winchester.




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