GUARISCE DA COVID, DENUNCIA DEL FIGLIO: MORTA DOPO IL VACCINO

12 Aprile 2021

Guarita dal Covid è morta tre ore dopo la somministrazione del vaccino. Adesso il figlio della donna, una 83enne residente nel riminese, ha presentato un esposto in Procura teso ad accertare la ragioni del decesso della madre. Ma soprattutto perché tanta fretta nel sottoporla alla profilassi, ad appena 21 giorni dalla guarigione. La donna aveva seri problemi psico-fisici ed era costretta su una carrozzina. Ricoverata in una residenza per anziani in Valconca, l'83enne era risultata positiva al Covid il 1° dicembre 2020. Ventuno giorni dopo, secondo la ricostruzione del figlio, era uscita dall'isolamento «senza essere stata sottoposta a un nuovo tampone molecolare». Quindi la mattina del 15 gennaio, alla donna veniva somministrata la prima dose del vaccino Pfizer. Ma quello che era accaduto meno di tre ore dopo, aveva lasciato tutti sconcertati: l'anziana si era sentita male ed era morta senza che niente e nessuno riuscisse salvarla. Difficile stabilire una relazione tra le due cose. Gli stessi medici, nel referto, non possono né escludere né confermare il collegamento. Ma ora il figlio dell'anziana donna è deciso ad andare fino in fondo a quella inaspettata tragedia di cui non riesce a farsi una ragione. Di qui la decisione di presentare un esposto alla Procura della Repubblica. «Non riesco a smettere di pensare – spiega l'uomo nella denuncia – che il decorso di mia madre sia dovuto alla generale approssimazione con cui è stata affrontata tutta la questione della sua vaccinazione». E chiede di valutare eventuali profili di colpa. Nell'esposto l'uomo fa riferimento al fatto che “il ministero della Salute, Direzione generale della prevenzione sanitaria, in tema di vaccinazione di soggetti che hanno avuto una pregressa infezione da Covid prescrive che essa venga eseguita ad almeno tre mesi di distanza dalla documentata infezione e preferibilmente entro sei mesi dalla stessa”. Nel caso dell'83enne, invece, dall'infezione alla somministrazione della dose di vaccino non è trascorso nemmeno un mese.
Servizio di Marcello Bartolini




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