DISAGI DA COVID, SERVIZI SOCIALI DI RIMINI DIVENTANO SMART

2 Aprile 2021

Un piano per combattere non solo la Pandemia ma anche gli strascichi sopratutto psicologici che il Covid lascia dietro di sé i Servizi sociali del Comune di Rimini grazie al progetto «Rimini fabbrica italiana di benessere e salute», l'amministrazione, in collaborazione con Regione, Università di Bologna e Ausl Romagna, andranno a creare «nuovi spazi di iniziativa sociale» per combattere il disagio diffusi nella città, da Viserba a Miramare. È stata realizzata anche una piattaforma digitale porterà direttamente sul proprio smartphone tutta una serie di consulenze per combattere solitudine e disagio. «Siamo la prima città italiana che dà una risposta strutturale a bisogni e problematiche create dal Covid», spiega alla stampa collegata in videoconferenza il sindaco Andrea Gnassi. Il progetto tiene insieme la pianificazione territoriale, i bisogni delle persone e le opere pubbliche nei quartieri, interpretando il processo di cambiamento innescato dalla pandemia con azioni concrete. D'altronde, argomenta il primo cittadino, «il Covid colpisce e uccide, colpisce e isola, fa perdere lavoro, crea traumi sociali». Per cui serve «il coraggio di attuare e non evocare la rivoluzione dei servizi sociali». Così «li decentralizziamo, dalla centrale di via Ducale li portiamo nella città», creando dei «forum urbani, vere e proprie piazze coperte di comunità», andando a recupera edifici abbandonati o in degrado, ex capannoni, ex palazzine. Palazzo Garampi lancerà anche una manifestazione d'interesse per mettere a disposizione spazi in cui concentrare vari servizi. Si concretizza anche così, sottolinea la vicesindaco Gloria Lisi, il passaggio «dal welfare assistenziale a quello della capabilities».
Servizio di Gianluigi Luccarelli




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