RICCIONE, BABY GANG GLI SFONDA IL CRANIO PER 280 EURO

26 Marzo 2021

Feroci, determinati. Non delinquenti comuni quelli che hanno sfondato il cranio di un 39enne per rapinargli 280 euro. Si tratterebbe di una baby gang, sulle cui tracce si stanno muovendo i carabinieri, che a Riccione nella serata del 1° marzo scorso, come riferisce il Corriere Romagna, ma solo ieri se ne è avuta notizia, ha aggredito Mattia Gelada: l'uomo ha rischiato di morire per le botte subìte. Attimi da incubo quelli vissuti dal 39enne. Verso le 18,15 Gelada, padre di due figli, che di professione fa lo chef in un ristorante della Perla Verde, era uscito dalla tabaccheria di corso Fratelli Cervi dove aveva ritirato 400 euro dalla famiglia. Nella rivendita, secondo quanto scritto nella denuncia presentata ai carabinieri di Riccione, era stato costretto a rimanere più tempo del solito e aveva notato due giovanissimi clienti. Difficile dire se abbiano avuto o meno un ruolo nella brutale aggressione di cui è rimasto vittima. Lo stesso 39enne sembra confuso su questa circostanza. Nel racconto della vittima, dopo aver comprato quattro pacchetti di sigarette, messi 100 euro nella tasca sinistra dei pantaloni e altri 280 nel giubbotto, ha inforcato la bicicletta e si è tranquillamente incamminato verso casa. Pochi secondi, qualche pedalata e alle sue spalle ha udito le voci di un gruppetto di ragazzini, che hanno iniziato ad insultarlo. Il più giovane si è staccato dal resto dei coetanei e dopo aver "rimproverato" il 39enne perché a suo avviso lo stava invitando ad imparare l'educazione, gli ha “chiesto” di consegnare i soldi appena ritirati. Al diniego, sarebbe stato accerchiato e aggredito alle spalle. Con violenza. Fino a quando, caduto a terra dopo una prima scarica di colpi, la baby gang ha continuato il pestaggio a suon di pugni e calci. Arrivando a rompergli letteralmente la testa.
Servizio di Marcello Bartolini




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