SI NASCONDE IN AUTO PER SPIARLA, EX A PROCESSO PER STALKING

17 Marzo 2021

Pensava andasse dall'amante e spiava continuamente la moglie. Era arrivato addiritturata a nascondersi nel bagagliaio dell’auto della consorte, ma l'aveva sorpresa al supermercato con le buste della spesa. Un vero e proprio incubo per la donna. Così per l'uomo, un 47enne di origine campana accusato di atti persecutori, il pubblico ministero ha chiesto la pena di tre anni e quattro mesi di reclusione. La sentenza è attesa per il prossimo 23 marzo. L'imputato, che ora vive in Spagna con una nuova donna e ha seguito un percorso di recupero con un'associazione per superare i suoi problemi nella gestione della rabbia, dovrà però rendere conto degli errori del passato. E in particolare dello stalking messo in atto ai danni dell'ex moglie. Stando ai racconti resi alla squadra mobile di Rimini la donna, che aveva deciso di allontanarsi definitivamente da lui, tra il 2013 e il 2015 subì una serie di atti persecutori che minarono il suo equilibrio. E neppure avergli fatto presente che si sarebbe rivolta alle forze dell'ordine pari abbia più di tanto smosso il consorte. Che con fare minaccioso era addirittura arrivato a risponderle: «Non mi manderai in galera, preferisco finire al cimitero. E non da solo». Parole pesanti come macigni. Uno stato d'ansia continuo per la donna. Che riferì poi di essere stata picchiata in più occasioni dall'ex marito, una volta anche nel sonno. E per un periodo, fino a quando non intervenne la magistratura, persino l'avvocata della donna fu vittima di continue  chiamate e di messaggi nella speranza che la legale potesse intercedere per lui e quindi consentirgli di vedere uno dei figli anche al di fuori degli incontri protetti. 
Servizio Marcello Bartolini




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