OPERAZIONE 'NEVER DREAM': ESTORSIONE, USURA ED EVASIONE. 9 ARRESTI

24 Febbraio 2021

Estorsione, usura e il metodo delle scatole cinese per evadere al fisco 20 milioni di euro. Sono nove le misure cautelari, di cui tre in carcere, oltre al sequestro ai fini della confisca di beni per circa 9 milioni di euro. E' il bilancio dell'operazione "Never dream" portata avanti congiuntamente dalla Guardia di Finanza e dai carabinieri di Rimini. L’inchiesta ha permesso di smantellare un gruppo criminale che, da Riccione, operava in diverse parti d'Italia. Secondo gli inquirenti l'indagine era partita da uno stralcio della Dda di Reggio Calabria su delle presunte infiltrazioni della mafia nel tessuto economico della Riviera attraverso una donna ma i colleghi di Bologna non avevano ravvisato tali connessioni inviando il tutto alla magistratura ordinaria del Tribunale di Rimini che nel 2018 hanno avviato l'inchiesta.
La prima indagata è stata la compagna di un calabrese, già noto alle forze dell'ordine, che si muoveva tra Riccione e Pesaro e che per gli investigatori sarebbe il capo dell'organizzazione scoperta dalle Fiamme Gialle e dai carabinieri. In tutto sono 20 gli indagati di cui per 9 sono scattate misure cautelari personali. A vario titolo devono rispondere dei reati di associazione per delinquere finalizzata all’emissione e l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, di dichiarazione dei redditi fraudolenta, di omessa dichiarazione ed indebita compensazione di falsi crediti fiscali, nonché per i reati truffa, di occultamento o distruzione di documenti contabili, omesso versamento di I.V.A., riciclaggio ed auto-riciclaggio, usura, estorsione, trasferimento fraudolento e possesso ingiustificato di valori, indebito utilizzo e falsificazione di carte di credito e di pagamento, falsificazione di monete, spendita e introduzione nello Stato di monete falsificate.
Servizio di Gianluigi Luccarelli




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