BENESTANTI COL REDDITO DI CITTADINANZA: 15 DENUNCE DELLA FINANZA

17 Febbraio 2021

Scoperti altri 15 furbetti che percepivano il reddito di cittadinanza nonostante fossero più che benestanti. L'operazione "Spill out" della Guardia di Finanza di Rimini, in collaborazione con l'Inps, a cavallo tra dicembre 2020 e gennaio 2021, ha portato alla luce nuovi casi di illecita fruizione del sussidio. Si tratta di cittadini italiani che, per percepire il reddito di cittadinanza pur non avendone diritto, hanno prodotto false dichiarazioni Isee per ottenere il beneficio economico oppure hanno omesso di comunicare all'INPS le variazioni di reddito o patrimonio. Tra le persone denunciate, cinque avevano acquistato auto nuove fiammanti, tra questi uno ne ha addirittura comprate due per un valore di 53mila euro. Altri due soggetti si erano "dimenticati" di essere proprietari di fabbricati mentre, altrettanti, avevano omesso di dichiarare il patrimonio derivante dalle partecipazioni in società. C'è poi il caso di un 60enne che è risultato possedere quote per un valore di 100mila euro in una società operante nel settore del commercio all'ingrosso di plastica, con sede a Milano, che nel 2018 ha conseguito ricavi per 2 milioni di euro, e quello di una 55enne risultata possedere quote per un valore di 13.550 euro in una società che gestisce un hotel a Rivazzurra. Tra i "furbetti" c'è anche un condannato con sentenza definitiva per associazione a delinquere di stampo mafioso. Altri due soggetti, invece, hanno omesso di dichiarare per gli anni 2018 e 2019 redditi ai fini Isee, derivanti da attività d'impresa. Nei confronti dei 15 illeciti percettori del reddito di cittadinanza, oltre alla denuncia all'autorità giudiziaria, è scattata la segnalazione all'Inps che ha avviato la procedura per la revoca del sussidio e attivato il recupero delle somme ricevute per un totale di circa 80mila euro.
Servizio di Marcello Bartolini




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