COVID E LAVORO, CALANO LE IMPRESE GIOVANILI IN EMILIA-ROMAGNA

15 Febbraio 2021

La pandemia e la conseguente crisi economica ha colpito anche il settore delle imprese giovanili dell'Emilia-Romagna che sono scese a 28.595, 850 in meno in un anno (-2,9%, -2,6% a livello nazionale). Al contrario della totalità delle imprese, le aziende under 35 pagano la forte flessione della presenza straniera (-5,8%), nettamente superiore al -1,7% dei giovani imprenditori di nazionalità italiana. Ciò determina cali maggiori nei settori a maggior presenza di imprenditori non italiani: costruzioni (-400 imprese, -7,4%), alloggio e ristorazione (-194 unità) e commercio (-169). Aumentano le imprese  dell'information and comunication technology. L'emergenza sanitaria ha inevitabilmente frenato la nascita di nuove realtà imprenditoriali, ad essere maggiormente colpiti i settori più esposti alle restrizioni e chiusure. Inoltre, sopravvivere alla pandemia richiede ampie disponibilità finanziarie, di cui spesso non sono dotate le imprese giovanili. Nel trimestre, come emerge dall'analisi realizzata da Unioncamere sulla fine del 2020, tutti i macrosettori hanno subito una riduzione della consistenza delle imprese giovanili, ma non in modo omogeneo. Gli effetti della pandemia sono stati abbastanza differenziati a livello settoriale, come risulta approfondendo anche solo leggermente il dettaglio. La tendenza negativa è stata determinata dal pesante calo delle imprese delle costruzioni attive nei lavori specializzati (-373 unità, -8,1%), settore che ha una quota di imprese giovanili pari al 14,9%. Nell'insieme dei servizi l'andamento è frutto, in primo luogo, della caduta di alloggio (-7,3%) e ristorazione (-171 unità, -5,2%), fino a prima in rapida espansione, ma particolarmente colpiti dalle conseguenze della pandemia. Nella ristorazione la presenza delle imprese giovanili giunge al 12,4% del totale. Cala anche la base imprenditoriale giovanile dell'industria (-106 unità, -4,9%), in particolare per il crollo nelle confezioni (-42 unità, -11,7%) e nella fabbricazione di prodotti in metallo (-39 unità, -7,5%). Gli unici incrementi sostanziali vengono dai servizi, ma hanno numeri minori.
Servizio di Gianluigi Luccarelli




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