GUERRIGLIA IN CENTRO A FIRENZE, TRA GLI ARRESTATI ANCHE UN RIMINESE

5 Febbraio 2021

Lanci di bottiglie, cocci di vasi rotti nelle strade, ma anche molotov. Diciannove le misure cautelari, e c'è anche un 27enne riminese finito ai domiciliari, eseguite dalla Polizia di Stato di Firenze nei confronti di soggetti coinvolti nei gravi fatti avvenuti la sera del 30 ottobre scorso nel capoluogo toscano teatro di una manifestazione non autorizzata che aveva richiamato decine di persone per protestare contro le norme del Dpcm del premier Conte. La polizia fiorentina, sfruttando i filmati di quella sera, una guerriglia alimentata per almeno tre ore nelle piazze del centro storico, ha poi strutturato un gruppo investigativo composto da agenti digos oltre ad elementi della squadra mobile e dei commissariati locali. Gli investigatori si sono subito resi conto come la protesta fiorentina, che seguiva manifestazioni avvenute in altre città, fosse sostenuta da più componenti. Una più politicizzata, che fa riferimento agli ambienti anarco-antagonisti, l’altra più di strada tra le cui fila si enumerano soggetti già noti per reati di tipo comune. Due frange, fuse per dar battaglia. La conoscenza del territorio ha permesso così di ricondurre le responsabilità a 19 persone, tutte tra i 20 e 31 anni, gran parte delle quali orbitanti nell'area fiorentina. E tra i sette finiti agli arresti domiciliari c'è anche un 27enne originario di Rimini, ma residente a Riccione, ripreso dalle telecamere mentre in via dei Cerretani avrebbe fronteggiato lo schieramento dei reparti inquadrati della Polizia e poi utilizzato un cartello con un'asta per «sferrare ripetuti colpi, con violenza, a un poliziotto». Per tutti le accuse, a vario titolo, sono di violenza, resistenza a pubblico ufficiale, minacce, danneggiamento di beni pubblici e privati, fabbricazione e lancio di ordigni incendiari.
Servizio da Marcello Bartolini




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