OMICIDIO BALLESTRI, ERGASTOLO CONFERMATO PER CAGNONI

28 Gennaio 2021

Ergastolo confermato. La Corte di Cassazione non cambiato la sentenza di primo grado e quella d'appello del processo a Matteo Cagnoni accusato dell’omicidio della moglie Giulia Ballestri, avvenuto il 16 settembre 2016 nella loro villa di via Padre Genocchi, a Ravenna. La sentenza della Suprema Corte è arrivata mercoledì pomeriggio poco dopo le 19. Sono state confermate anche le aggravanti di crudeltà e premeditazione.

Il Procuratore generale della Cassazione aveva chiesto la conferma della sentenza di ergastolo per l'imputato. I legali di Cagnoni - l'avvocato già presente in Appello Gabriele Bordoni e il nuovo entrato Pierfrancesco Zecca di Bari - avevano chiesto invece che venisse riconsiderata la perizia psichiatrica per l'imputato, la stessa perizia che gli era già stata respinta dalla Corte d'appello. La difesa ha cambiato strategia rispetto al primo grado, cercando di convincere gli ermellini del fatto che Cagnoni non era in sè nel momento dell'efferato omicidio.

Poche settimane fa era stato disposto il risarcimento riconosciuto nel secondo grado di giudizio alle parti civili del Comune e delle associazioni Udi Unione donne in Italia, Dalla parte dei minori e Linea Rosa, oltre a quello nei confronti della famiglia Ballestri e dei figli di Giulia, per un totale di circa 4 milioni. Cagnoni si trova ancora nel carcere di Ravenna. Ora è probabile che verrà ricollocato in un'altra struttura. Diverse associazioni nel corso degli anni hanno chiesto che Cagnoni venisse spostato in un altro carcere, con anche vari cortei e sit-in organizzati fuori dal carcere di Port'Aurea.


 




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