OMICIDIO DI BORA, FEDERICO VERDONI A PROCESSO

15 Gennaio 2021

Socialmente pericoloso, ma in grado di sostenere un processo. Federico Verdoni, 29 anni, che la notte del 10 giugno scorso a Bora di Mercato Saraceno uccise a coltellate la madre al culmine di una lite nata per motivi futili andrà a giudizio. L'udienza con rito immediato è stata fissata per il 15 aprile davanti alla corte d'assise del tribunale di Forlì. Si tratta di uno snodo cruciale per un omicidio tanto efferato quanto inspiegabile. Federico Verdoni aveva ucciso a coltellate la madre Luciana Torri di 69 anni, al culmine di una lite nata per motivi futili nell'appartamento che i due condividevano da tanti anni. Il perito incaricato dalla procura si è pronunciato sui due quesiti che gli erano stati posti all'esito dell'incidente probatorio disposto dalla procura. Avallando l'incapacità di Verdoni di intendere e di volere al momento del fatto cruento che scosse la piccola comunità di Bora, poche case dove tutti si conoscono a una manciata di chilometri da Mercato Saraceno, nel cesenate. Socialmente pericoloso dunque nelle risultanze della perizia, ma capace di sostenere un processo. Così la procura ha accelerato chiedendo il giudizio immediato per il 29enne. Richiesta accolta dal gip che ha fissato l'udienza per il prossimo 15 aprile davanti alla corte d'assise di Forlì. L'accusa formulata per il ragazzo, che si trova in regime di custodia cautelare, è di omicidio volontario aggravato. Dopo l'accoltellamento mortale Federico Verdoni scese in strada sotto choc nudo. Fatali alla madre le diverse coltellate inferte dal 29enne rientrato dopo un pomeriggio al bar con gli amici. In sede di udienza di convalida la difesa aveva già espresso forti dubbi sulla capacità di intendere e di volere di Verdoni, come sottolineato anche dall'avvocato che difende il giovane, atteso da un processo in cui sarà centrale proprio l'elemento psicologico.
Servizio di Marcello Bartolini




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