RICCIONE, ACCUSATI DEL ": DOPO 7 ANNI INTERA FAMIGLIA ASSOLTA

14 Gennaio 2021

Dopo 7 anni alla fine è arrivata l’assoluzione per una famiglia riccionese accusata di sottrazione di minore e di aver approfittato dello stato di inferiorità psichica dello stesso. A processo erano finiti il padre e la madre di una ragazza di 16 anni della Perla Verde che, nel 2014, aveva allacciato una relazione con un coetaneo, rampollo di una nota famiglia di imprenditori. Tra i due era nato l'amore con frequentazioni quotidiane e sempre più assidue ma la cosa non andava a genio avevano ai genitori di lui fino ad arrivare a descrivere la giovane come una "femme fatale". La famiglia del 16enne infatti, non approvava quella love story anche se come spesso succede a quell'età i due coetanei erano persi l'uno dell'altro. La relazione, dopo appena un anno si era interrotta e la madre del ragazzo da sempre ostile si era presentata ai carabinieri di Riccione per sporgere una denuncia-querela nei confronti della ex fidanzata del figlio, sospettando anche che fosse rimasta incinta, e nei confronti dei suoi genitori. Le accuse erano molto pesanti: oltre a quella di aver sottratto il minore col consenso dello stesso e di avere tratto profitto dal suo stato di inferiorità psichica si era ipotizzato anche il reato di circonvenzione di incapace. Secondo la donna, infatti, la ragazzina con l’aiuto dei propri genitori teneva sotto il suo influsso il 16enne tanto da convincerlo a dilapidare una discreta quantità di denaro per regali ed altre necessità economiche. Gli imputati, difesi dagli avvocati, sono però stati assolti sia dall'accusa di circonvenzione d’incapace, perchè nel frattempo prescritta, sia da quella più grave di sottrazione consensuale di minorenne perchè il fatto non sussiste.


 




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