RIMINI, I BAR DEL CENTRO STORICO DI RIMINI STANCHI DELL' "APRI E CHIUDI"

12 Gennaio 2021

Le aperture ad intermittenza dei locali volute dal Governo per contrastare il contagio da Coronavirus, rischiano di mettere in ginocchio le aziende del Paese. Anche i bar del centro storico di Rimini sono lontani dai fasti di un tempo. Quando raggiungere la Vecchia Pescheria per consumare un cocktail o stare insieme agli amici era un miraggio. A raccontare l'attuale situazione della movida di Rimini, come riporta il quotidiano on line Rimini Today è Malko Mambelli, giovane imprenditore e proprietario del No Limits oltre che segretario provinciale di M.i.o Emilia-Romagna: "Ho deciso di aprire secondo quanto i vari Dpcm consentono - racconta.  - E' stata più una decisione fondata sul sentimento che sulla reale visione imprenditoriale, ad esempio domenica ho deciso di aprire ed a fine giornata mi sono reso conto che non avevo coperto nemmeno le spese vive gestionali, ormai la movida del centro si è adeguata ai tempi che corrono è diventata una covida". Ma oltre al crollo degli incassi per Mambelli si profilano all’orizzonte altri problemi: come ad esempio la forte pressione da parte delle forze dell'ordine. "Tra venerdì e domenica - spiega l'imprenditore - le pattuglie della Polizia Locale hanno battuto a tappeto la zona, e fin qui tocca davvero fare un plauso a questi uomini che rendono un lavoro veramente prezioso alla comunità se non fosse che spesso ho avuto modo di notare come il concetto di controllo da esercitare prendesse la forma di vera e propria repressione. Nessuno vuole eludere le regole che oltre ad essere di legge in fin dei conti sono anche di buon senso ma è quanto mai frustrante vedere pattuglie minacciare ragazzini appena usciti da un locale di chiudere tutte le attività qualora non ci sia l'accettazione delle regole. Purtroppo già nella situazione attuale sembra di vivere nel mondo raccontato da Orwell".




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