VACCINO ANTICOVID, IL CASO DELLA "SPIGHI" DI BAGNO DI ROMAGNA FINISCE A ROMA

8 Gennaio 2021

Il caso della "Camilla Spighi" di Bagno di Romagna, la casa di riposo per anziani dove fra i 37 operatori solo 19 si sono sottoposti al vaccino antiCovid finisce sul tavolo del premier Conte. E rischia di avere contraccolpi ben oltre i confini regionali. A tenere accesi i riflettori sull'episodio è il sindaco della cittadina romagnola Marco Baccini con una lettera inviata al presidente del Consiglio nella quale sollecita il governo «a colmare il vuoto normativo». Ma chiede anche come poter affrontare la situazione al fine «di garantire la sicurezza della struttura e preservare quanto più possibile il lavoro di tutti i dipendenti, escludendo azioni drastiche». Baccini prende carta e penna per denunciare «un problema gravissimo che riguarda la campagna vaccinale "Covid-19", che trova origine nella situazione che sta emergendo nella "Camilla Spighi" gestita direttamente dal Comune di Bagno di Romagna». Fra i 37 operatori della struttura, solo diciannove si sono infatti sottoposti al vaccino mentre sedici hanno per ora rifiutato l'immunizzazione. «Una percentuale così elevata di operatori che hanno rifiutato il vaccino – scrive Baccini nella lettera – ha lasciato tutti molto scossi, perplessi e impauriti per la garanzia del servizio svolto dalla struttura a tutela degli ospiti, dei familiari, dei colleghi che non possono sottoporsi al vaccino, nonché per le ripercussioni e le responsabilità che ne possono derivare in capo all'Ente nell'ipotesi di scenari negativi, che non sono da escludere». D'altra parte il carattere facoltativo del vaccino, come rimarca il sindaco, consente di esprimere legittimamente il rifiuto, ma «espone le strutture di gestione di servizi socio-sanitari e le Istituzioni a gravi responsabilità, che non possono dipendere da scelte individuali». Di qui l'invito a palazzo Chigi perché «voglia immediatamente intraprendere azioni per superare un vuoto informativo e normativo che crea problemi gravi, imminenti e concreti ai livelli locali, con conseguenti assunzioni di responsabilità in capo a Sindaci ed amministratori nell'affrontare la gestione di un piano di uscita dalla pandemia, che non può essere lasciato ad iniziative individuali».
Servizio di Marcello Bartolini




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