RAVENNA, BANCAROTTA FRAUDOLENTA NEI GUAI DUE IMPRENDITORI

9 Novembre 2020

Oltre dieci anni portando avanti come strategia la bancarotta fraudolenta per milioni di euro, che però è stata smascherata dalla Gdf di Ravenna che ha sequestrato alberghi e residence. Nel mirino delle fiamme gialle due imprenditori. I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Ravenna hanno dato esecuzione ad una misura di prevenzione patrimoniale disposta dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Bologna su proposta della Procura della Repubblica di Ravenna. Sigilli a due alberghi a Cesenatico e 26 appartamenti in un residence di Lido di Savio riconducibili a due imprenditori ravennati, di origini campane, operanti nel settore turistico-alberghiero. Gli accertamenti economico-patrimoniali, sulla base dei quali è stata ora adottata la misura di prevenzione, sono stati svolti dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Ravenna a conclusione di una precedente attività investigativa diretta dalla Procura della Repubblica di Ravenna, che ha riguardato il fallimento doloso di sette società di capitali. A seguito di quell’indagine sono state infatti contestate ai due soggetti una serie di bancarotte fraudolente patrimoniali e documentali, reiterate dal 2007 al 2016. La successiva indagine patrimoniale, ha consentito di rivelare un’evidente discrasia tra gli esigui redditi leciti dichiarati al fisco dai componenti dei loro nuclei familiari e gli asset patrimoniali a loro riconducibili, tanto da poter ritenere che, gli stessi vivessero abitualmente con i proventi di attività delittuose e pertanto potessero definirsi soggetti socialmente pericolosi, anche alla luce del loro delineato profilo delinquenziale connotato da una serie di reati a sfondo economico-finanziario, tra cui riciclaggio, dichiarazione fraudolenta, insolvenza fraudolenta e truffa.
Servizio di Gianluigi Luccarelli




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