OPERAIO TROVATO MORTO NEL LETTO DOPO UNA NOTTE PASSATA A BERE ALCOLICI

12 Ottobre 2020

Una morte improvvisa, un fulmine a ciel sereno. Inspiegabile. Sarà ora l'autopsia, disposta dal magistrato di turno, a fare luce sul decesso di un 36enne romeno, incensurato, da anni abitante nel riminese. L'uomo, un operaio, è stato trovato senza vita a letto da un amico connazionale con il quale aveva trascorso tutta la notte tra sabato e domenica all'insegna dell'alcol in un appartamento di Viserba. Secondo quanto emerso, i due romeni si erano intrattenuti nell'abitazione iniziando a consumare alcolici e solo alle prime luci dell'alba avevano smesso per poi andare a dormire. Il padrone di casa si è svegliato verso le 10 di domenica rendendosi conto che l'amico non respirava più e ha dato l'allarme al 118. «Venite, il mio amico non si vuole svegliare, non so cosa gli sia accaduto, sembra morto». La corsa dell'ambulanza sul posto però non serve a nulla. Il 36enne, riverso nel letto e immobile, non dà segni di vita. E il medico non può far altro che dichiararne il decesso e avvertire i carabinieri che a loro volta informano il magistrato di turno. I militari dell'arma, intanto, iniziano le loro indagini e ascoltano l'amico della vittima e sua madre. I carabinieri dovranno far luce su quanto è accaduto in quell'appartamento nella notte tra sabato e domenica. I due uomini avrebbero iniziato a bere, sembra, senza mai fermarsi fino alle cinque del mattino quando hanno deciso di coricarsi. Ma sempre stando a quanto avrebbe raccontato ai militari dell'arma il padrone di casa, l'operaio edile si sarebbe alzato per andare ancora a bere. Cosa sia poi accaduto in seguito resta ancora un mistero che solo l'autopsia, disposta dal magistrato di turno, potrà chiarire. Da un primo esame del medico legale, il corpo non presentava ferite o segni di violenza.
Servizio di Marcello Bartolini




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