RIMINI, CUOCO SENZA MASCHERINA, MULTA SALATA PER TITOLARE ALBERGO

6 Agosto 2020

Non avevano la mascherina, un cuoco e un addetto alle colazioni in un albergo di Miramare a Rimini. Entrambi sono stati sorpresi durante il servizio dalla polizia di Stato. Il controllo sul rispetto delle norme anti-Covid è scattato martedì mattina. Gli agenti, entrati in un hotel in viale Tirrenia, hanno accertato che il titolare, che dichiarava di svolgere la mansione di cuoco, era senza mascherina nonostante fosse in atto il servizio di colazione con diversi clienti presenti in sala. Il controllo è poi proseguito in cucina. I poliziotti hanno trovato anche un dipendente intento a preparare i pasti sempre senza il dispositivo di protezione necessario.

Dopo aver contestato le sanzioni previste dalle norme anti-Covid, gli agenti hanno riscontrato altre irregolarità, come due porte tagliafuoco, dotate di elettromagnete ma non collegate alla rete elettrica e perciò non funzionati. Al titolare della struttura sono state contestate sanzioni amministrative pari a 2.000 euro. Inoltre, dopo aver appurato che l’albergatore aveva dato alloggio a cittadini extracomunitari sprovvisti di documento d’identità, veniva denunciato per l’art. 109 del Tulps.

All’interno di una camera dell’albergo, gli agenti hanno identificato due ospiti albanesi, entrambi non registrati nella scheda alloggiati della struttura ma con la stanza comunque a carico di un loro concittadino non presente al momento dell’accertamento. Alla richiesta dei documenti, il primo ha dichiarato di esserne sprovvisto mentre il secondo ha esibito invece il passaporto con alcuni timbri d’ingresso e d’uscita dallo spazio Schengen che sembravano contraffatti. Per questo motivo sono stati entrambi accompagnati in questura per ulteriori approfondimenti, al termine dei quali è emerso che all’interno del passaporto incriminato erano sei i timbri fasulli. Il proprietario del documento, un 38enne albanese già arrestato in passato per detenzione di sostanze stupefacenti e falsità materiale, è finito nuovamente con le manette ai polsi mentre il connazionale sprovvisto di documenti è stato solo denunciato per soggiorno illegale.




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