RICATTI SESSUALI A COMMESSE

19 Giugno 2020

«Se vuoi che ti rinnovi il contratto vieni in bagno con me, io faccio un favore a te e tu ne fai uno a me». Ricatti e molestie. Battute e allusioni a sfondo sessuale continue nei confronti delle commesse quelle di un 52enne campano, responsabile di un negozio d'abbigliamento all'interno di un centro commerciale di Rimini, per il quale il pubblico ministero Davide Ercolani ha chiesto il giudizio immediato. L'uomo, finito nel maggio scorso agli arresti domiciliari con le accuse di violenza sessuale e lesioni, al termine di un’accurata indagine della Squadra mobile di Rimini, coordinata dal pm riminese, avrebbe reso un inferno la vita di tre giovani commesse. Nel loro racconto, il 52enne si rapportava con le giovani sempre con atteggiamenti esplicitamente sessuali e spesso arrivava ad usare minacce verbali aggravate dall’uso di un taglierino. Non sarebbero mancate occasioni in cui il responsabile del negozio avrebbe costretto le sue sottoposte a contatti fisici inappropriati e, se osavano ribellarsi, le minacciava di non dinnovare i contratti di lavoro. Battute e allusioni a sfondo sessuale continue, pacche sul sedere e palpeggiamenti improvvisi, “agguati” in bagno e nei camerini, esplicite proposte sessuali, come quella avanzata ad una delle tre: «Se vuoi che ti rinnovi il contratto vieni in bagno con me, io faccio un favore a te e tu ne fai uno a me». Loro hanno sopportato finché hanno potuto, rifiutando sempre in maniera decisa ogni avances. Alla fine, però, hanno deciso di andare in questura per denunciarlo. In un'occasione, il responsabile del punto vendita avrebbe addirittura agitato un coltello da cucina, utilizzato per aprire degli scatoloni, contro una delle ragazze, poi colpita allo sterno con un pugno. Adesso il 52enne campano rischia di finire a processo.
Servizio di Marcello Bartolini




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