NON SONO DI GUERRINA PISCAGLIA LE OSSA RITROVATE

16 Giugno 2020

Le ossa ritrovate nella grotta della Tabussa a Badia Tedalda non apparterrebbero a Guerrina Piscaglia ma sarebbero di un animale, un grosso mammifero. Il responso dei Reparto investigazioni scientifiche dei Carabinieri di Roma, che sarà comunicato alla procura di Arezzo, mette così la parola fine sulle sia pur flebili speranze di aver ritrovato i resti della donna scomparsa da Ca' Raffaello il 1° maggio del 2014. I risultati non sono ancora ufficiali, ma pare che in base alle misurazioni, alle osservazioni e alle analisi eseguite sui resti – pezzi di scheletro rinvenuti da un gruppo di escursionisti nella caverna a pachi passi da Badia – siano venute meno le correlazioni con il caso della mamma svanita nel nulla oltre sei anni fa. Per la vicinanza con i luoghi del caso Piscaglia, i carabinieri di Badia Tedalda e della compagnia di Sansepolcro avevano avviato un doveroso accertamento: attività coordinata dal pm Marco Dioni, il magistrato della procura di Arezzo che ha condotto le indagini sulla scomparsa della donna. Per la morte di Guerrina Piscaglia è stato condannato in via definitiva a 25 anni di reclusione padre Gratien Alabi, congolese, che avrebbe eliminato la donna in circostanze ignote facendone sparire il corpo. Il mistero della scomparsa di Guerrina risale al 1° maggio del 2014, quando la donna sparì da Ca' Raffaello mentre faceva una passeggiata. Secondo l'accusa quel giorno ci fu un incontro con il sacerdote, del quale la donna era invaghita, e una probabile lite finita con l'omicidio della Piscaglia. Padre Gratien (che sta scontando la sua condanna nel carcere romano di Rebibbia) è stato giudicato colpevole di omicidio e distruzione di cadavere. Ma il corpo di Guerrina Piscaglia non è mai stato trovato.
Servizio di Marcello Bartolini




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