CALCIO, RETROCESSIONE RIMINI: L'IRA DEL SINDACO GNASSI

9 Giugno 2020

Un grido di rabbia, vergognatevi ripetuto tre volte per la decisione di far retrocedere a tavolino il Rimini. Il sindaco Andrea Gnassi non ci sta. ll Consiglio Federale lunedì ha approvato le proposte del presidente Gravina in caso di nuovo stop al campionato: se la stagione non potrà terminare regolarmente ci si avvarrà di playoff e playout in Serie A e Serie B. Per ciò che concerne la Serie C, il Consiglio ha deciso di riprendere il campionato disputando unicamente playoff e playout in gara secca. Promosse in B, dunque, Monza, Vicenza e Reggina, le prime classificate dei tre gironi, mentre retrocedono in Serie D le ultime dei tre gironi Gozzano, Rimini e Rieti.
Uno scandalo-attacca il sindaco di Rimini  un’offesa per Rimini, per i tifosi, per gli sportivi, per lo sport e per tutti quei valori che dovrebbero essere inattaccabili e che oggi sono stati calpestati senza pudore. Hanno vinto i giochi di potere, gli interessi commerciali. Sono i soliti meccanismi, che ormai nemmeno stupiscono più, si è scelto di far affondare una squadra e con essa una società sana, con un danno economico oltre che sociale. Tenetevelo voi uno sport e un calcio fatto così! Il Rimini - prosegue il sindaco - aveva il diritto di conquistare o perdere sul campo la serie, alla luce delle 11 giornate di campionato ancora da giocare. Ogni discorso che farete, ogni azione che produrrete da oggi in poi sui ‘valori dello sport’ sarà solo pura ipocrisia davanti a una decisione come quella partorita quest’oggi".
Servizio di Gianluigi Luccarelli




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