LAVORAVANO IN NERO CON REDDITO DI CITTADINANZA, NEI GUAI 8 PERSONE

8 Giugno 2020

Nonostante percepissero il reddito di cittadinanza continuavano a lavorare anche se in nero. Nei guai sono finiti otto lavoratori irregolari di cui tre con il sussidio. Sono stati scoperti dagli investigatori della Guardia di Finanza di Rimini. A finire nei guai sono state 2 cameriere ai piani, 3 manovali e 3 addetti al servizio impiegati in un locale d’intrattenimento a Misano Adriatico. A scoprire uno di quelli che, pur ricevendo il reddito di cittadinanza lavorava senza contratto, è stata una "svista" della stessa persona. Impiegato in nero in un cantiere, il manovale si è presentato agli uffici delle Fiamme Gialle per denunciare il lavoro illegale senza riferire che percepiva il reddito di cittadinanza e che ovviamente non era compatibile con la sua situazione lavorativa. Gli altri due, come per il manovale, sono stati denunciati a piede libero per non aver comunicato l’avvio della propria posizione lavorativa, nella forma di lavoratore dipendente; mentre per tutti e tre è stata inviata segnalazione ai competenti uffici Inps per l’avvio della procedura di decadenza/revoca dal beneficio economico e il recupero delle somme indebitamente percepite per un importo complessivo pari a 5mila euro. A carico delle imprese che hanno impiegato i lavoratori “in nero”, sono state elevate sanzioni amministrative per complessivi 23.620 euro nel minimo inviandone comunicazione all’Ispettorato Territoriale del Lavoro per i provvedimenti di competenza. Nel frattempo, a seguito dell’intervento delle fiamme gialle riminesi, la cooperativa ha provveduto a versare alle casse dell’erario la somma di 12mila euro per la definizione delle sanzioni contestate all’esito del controllo. 
Servizio di Gianluigi Luccarelli




Vedi tutte le news