28 ENNE SI RISVEGLIA DAL COMA: "MI HA AVVELENATO"

19 Maggio 2020

Si è risvegliato dal coma ed ha accusato chi lo aveva avvelenato. Un cuoco lombardo di 28 anni è stato ricoverato nove giorni in ospedale a Rimini per aver ingerito del metadone, quando ha ripreso conoscenza è stato ascoltato dai carabinieri di Riccione, a loro ha raccontato con lucidità cos’è accaduto quella notte nell’appartamento del suo ex collega. Mi ha avvelenato. Ha tirato fuori una bottiglia di sambuca iniziata e il contenuto me lo ha versato in un bicchiere. Lui, invece, ha aperto un’altra bottiglia e ha bevuto da lì”. Questa la versione del cuoco lombardo di 28 anni,

Il fatto è accaduto durante il lockdown, in una palazzina familiare di Coriano. Quella sera il 28enne viene contattato dall’ex collega che abita al piano di sopra. L’uomo, agli arresti domiciliari, è seguito dal Sert e ha qualche problema di salute. Ha bisogno di medicare una ferita e non può allontanarsi da casa. In quel momento con il 28enne c’è una ragazza che studia infermieristica. I due salgono nell’appartamento dell’uomo e mentre lei disinfetta la ferita del padrone di casa, il cuoco la attende in cucina. Terminata la medicazione, i due uomini si ritrovano in cucina da soli. I rapporti tra i due sono tesi, colpa di vecchie ruggini lavorative. A Pasqua il cuoco avrebbe ricevuto persino delle minacce.  Per sancire la pace gli offre un bicchiere di sambuca. Il 28enne non riesce a dire di no e accetta.

Una volta rientrato nel suo appartamento, comincia a stare male: è come intorpidito, fatica a rispondere agli stimoli. All’aspirante infermiera fa giusto in tempo a dire che ha bevuto della sambuca. E lei a capire che qualcosa non va: l’amico, infatti, ha le labbra viola. Il 118 lo trasporta d’urgenza in ospedale. Al suo arrivo lo trasferiscono in Rianimazione, dove lotta tra la vita e la morte per 9 giorni. Gli esami medici rivelano che ha ingerito del metadone. Nel frattempo i genitori del cuoco si rivolgono all’avvocato sono convinti che qualcuno abbia tentato di uccidere il figlio. I carabinieri per prima cosa vanno dall’ex collega a chiedere delle spiegazioni. Lui prima cade dalle nuvole e poi accusa il cuoco di avergli rubato un flacone di metadone ma il racconto del 28enne fornisce più di un semplice sospetto sull’ex collega.

 




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