SPACCIAVA COCAINA NEL RIMINESE

18 Maggio 2020

Pedinano i tossicodipendenti e scoprono lo spacciatore di cocaina. È successo nel riminese. Un lungo e faticoso pedinamento, poi l'alt e il controllo sul posto. Sono le fasi preliminari dell'operazione che sabato mattina, ha consentito ai carabinieri di Coriano di stroncare un pericoloso giro di cocaina che nelle ultime settimane, a seguito dell'allentamento della morsa delle normative anti-covid, stava prepotentemente tornando alla ribalta. E di far scattare le manette ai polsi di un cittadino romeno, domiciliato proprio corianese, ufficialmente disoccupato ma coinvolto in numerosi traffici sospetti. Nell'ultima settimana, si erano intensificati nei confronti dell'uomo i servizi di controllo, osservazione e pedinamento ed erano stati raccolti numerosi e concreti elementi relativi ad una fiorente attività di spaccio di stupefacenti, condotta in totale autonomia nei confronti di insospettabili assuntori di cocaina. Così sabato, al termine dell'ennesimo pedinamento, i Carabinieri di Coriano, in zona Colombarina, hanno deciso di fermare il romeno alla guida della sua auto e di sottoporlo ad una prima perquisizione veicolare e personale, successivamente estesa anche al suo domicilio. Un intervento rapido quello dei militari, che non ha consentito all'uomo di disfarsi di due dosi di cocaina che ha tentato di nascondere alla meglio all'interno del veicolo. Tentativo chiaramente fallito, anche perché gli investigatori hanno richiesto l'intervento in ausilio dell'unità cinofila della Polizia Intercomunale e al fiuto del cane Zico non è sfuggito l'odore della polvere bianca. Due dosi di cocaina, nascoste sotto il parasole, hanno dunque motivato l'accesso dei militari presso il domicilio dell'uomo dove sono state rinvenute ulteriori 17 dosi (per un totale di 15 grammi) pronte per essere immesse nel mercato dello stupefacente. Ma non solo: l’uomo, nascoste tra i vestiti, custodiva diverse banconote, ritenute frutto dell’attività illecita, per una somma totale di 3.000 euro, ovviamente sequestrare dai militari. Per lui l'accusa è di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
Servizio di Marcello Bartolini




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