CASE VACANZA ESCLUSE DAGLI AIUTI E A RISCHIO ABUSIVISMO

7 Maggio 2020

Case-vacanza escluse dagli aiuti della Regione, ma così si rischia di alimentare la piaga dell'abusivismo. A dirlo è Anna Neri, portavoce del gruppo Host in Ravenna di Cna. Che argomenta: «Da tempo abbiamo evidenziato, in incontri pubblici e in documenti privati, questa “iniquità” delle norme di finanziamento del ricettivo ma, pur avendo avuto rassicurazioni di una maggiore attenzione, allo stato dei fatti dobbiamo verificare che le abitudini non sono cambiate». Gli interventi per il settore alberghiero e dei campeggi sono certamente giusti per la portavoce del gruppo Host in Ravenna di Cna: l'errore sta nel ridurre tutto il ricettivo a questa parte, pur molto importante, non accettando il fatto che i numeri di riferimento dell'extra-alberghiero sono molto alti e che la maggioranza di questi numeri provengono da strutture economiche d'impresa che lavorano in regola. «Questo avviene - sono ancora parole di Anna Neri - nello stesso momento in cui tutti gli studi sul turismo segnalano l'esistenza di una richiesta specifica, da parte di una fetta consistente dei turisti, che va anche nella direzione di ripartire proprio affittando "case-vacanza" e strutture vissute come più specifiche e intime per ricominciare a viaggiare». Questo mondo, nella sua versione d'impresa, chiede solo di essere considerato come gli altri: ogni azione che lo esclude rischia di farlo ripiombare in un cono d'ombra che porta solo abusivismo e può avere conseguenze drammatiche per tutti. «Essere inseriti nei bandi di finanziamento - conclude la Neri - obbliga alla piena responsabilità normativa e consente una sorta di scrematura delle strutture professionali da quelle non professionali, facendo così l'interesse di tutto il turismo, delle filiere e di tutti gli operatori che ci lavorano».
Servizio di Marcello Bartolini




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