ALLARME COLDIRETTI, A RISCHIO SOPRAVVIVENZA CANTINE

23 Aprile 2020

A rischio la sopravvivenza delle cantine a fronte delle limitazioni di mercato inevitabilmente scattate a seguito dell'emergenza coronavirus che mette a repentaglio il futuro del vino romagnolo. A lanciare l'allarme sono le Federazioni Coldiretti di Forlì-Cesena e Rimini che sottolineano il pesante impatto sulle cantine locali per via della chiusura forzata di alberghi, enoteche, agriturismi, bar e ristoranti e dei canali di esportazione, con un conseguente azzeramento delle vendite di bottiglie, mancato pagamento delle forniture già consegnate, il tutto aggravato anche dalle difficoltà logistiche che incontrano i clienti abituati a rifornirsi direttamente in azienda e presso le cantine stesse sfruttando la vendita diretta. «Senza vendite – afferma Coldiretti – le aziende non riescono a far fronte ai pagamenti e a finanziare il ciclo produttivo che, dalla campagna alla cantina, non si può fermare. «Le misure messe in campo con il blocco delle rate di mutui, prestiti, tasse, contributi sono certamente utili – spiegano i presidenti provinciali Massimiliano Bernabini e Guido Cardelli Masini Palazzi – ma non bastano ed è indispensabile mettere a disposizione delle aziende vitivinicole liquidità sotto forma di compensazioni a fondo perduto per le perdite subite e prestiti a lunga scadenza a tasso zero garantiti dallo Stato». Un intervento veloce e semplice che dovrebbe essere garantito indipendentemente dalla dimensione aziendale. «Ed è necessario – concludono i presidenti provinciali Coldiretti – che una misura similare sia garantita a bar, ristoranti, alberghi agriturismi per evitare il blocco dei pagamenti delle forniture a cui si sta assistendo e per fare in modo che non chiudano».

Servizio di Marcello Bartolini




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