CRAC AERADRIA, CHIESTI 9 RINVII A GIUDIZIO: C'E' ANCHE GNASSI

10 Giugno 2016

RIMINI. Sono tre le parti civili ammesse nel procedimento per il crac Aeradria, la società che ha gestito l'aeroporto "Federico Fellini" di Rimini fino al fallimento nel 2013: le due curatele fallimentari, di Aeradria e della società collegata Rdr e il Comune di Riccione, costituito solo nei confronti dell'ex sindaco, Massimo Pironi. La decisione è arrivata in mattinata al termine dell'udienza davanti al gup Vinicio Cantarini, che ha respinto le eccezioni dei difensori dei 19 per cui la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio per il fallimento della società, oltre che per truffa sulle erogazioni pubbliche e associazione per delinquere, contestata a nove imputati: Nando Fabbri e Stefano Vitali, ex presidenti della provincia di Rimini, Alberto Ravaioli e Andrea Gnassi, rispettivamente ex sindaco e attuale primo cittadino riminese, Manlio Maggioli, presidente della Camera di commercio dal 1995, socio di riferimento di Aeradria, Lorenzo Cagnoni, presidente del cda di Rimini Fiera e società del Palazzo dei congressi, entrambi soci di Aeradria, Massimo Masini, presidente cda Aeradria, Massimo Vannucci, vice presidente, Alessandro Giorgetti, presidente di Air, società controllata da Aeradria. Per Pironi invece l'accusa è abuso d'ufficio. L'udienza è stata rinviata al 14 e 16 settembre, quando si discuteranno i rinvii a giudizio. Già proposti alla ratifica del giudice 5 patteggiamenti ad 1 anno e 10 mesi per i componenti del Cda di Rdr che avrebbero già risarcito la curatela fallimentare con poco meno di 150 mila euro a testa. (Ansa)




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