LA MEMORIA MINACCIATA. QUALE FUTURO PER IL PASSATO?

4 Febbraio 2016

Dopo aver trattato di Eurasia e di Yemen, il ciclo di incontri dedicati all’archeologia prosegue venerdì 5 febbraio con il Prof. Paolo Brusasco (Università degli Studi di Genova) con la conferenza dal titolo “Futuro senza passato. Stato Islamico e distruzione del patrimonio culturale in Siria e in Iraq”.
L’8 giugno 2014 segna il tragico inizio di un evento senza precedenti nella storia dell’Iraq. Con la presa di Mosul, nel Nord del paese, e la formazione dello Stato Islamico, si registra non solo la nascita di un’enclave terroristica ma anche la distruzione sistematica e intenzionale della civiltà millenaria dell’antica Mesopotamia, un atto di violenza così drammatico e tuttora perdurante da non avere paralleli nella storia contemporanea. E’ alle cause che hanno generato questo buco nero dell’umanità e della sua cultura ancestrale, con l’attacco deliberato all’arte e alle identità etnico-confessionali, che il Prof. Brusasco dedicherà la sua analisi, frutto del costante monitoraggio delle distruzioni e dei saccheggi avvenuti nell’area mediorientale. Nell’intrecciarsi di terrorismo, visioni escatologiche e interessi economici, si dipana così il racconto della fine della “culla della civiltà”.
Tutti i partecipanti avranno in omaggio una copia di Archeologia Viva, la rivista con cui il Prof. Brusasco collabora tenendo una rubrica dedicata alle devastazioni subite dai siti archeologici in area medio orientale.
 
Paolo Brusasco è docente di Archeologia e Storia dell’Arte del Vicino Oriente Antico presso la Scuola di Scienze Umanistiche dell’Università degli Studi di Genova. Ha conseguito nel 1998 il PhD all’Università di Cambridge (UK) dove ha svolto ricerca in qualità di Research Fellow.
Ha condotto studi per il British Museum e tenuto numerose conferenze a livello nazionale ed internazionale oltre ad aver insegnato nelle prestigiose università di Philadelphia e Chicago. Ha condotto la supervisione di rilevanti scavi archeologici nel Mediterraneo (Brochtorff-Xaghra Circle, Gozo, Università di Bristol e di Malta), in Siria (Missione archeologica dell’Università di Palermo nella Valle dell’Eufrate a Tell Shiyukh Tahtani) e in Iraq (Missione a Babilonia del Centro Ricerche Archeologiche e Scavi per il Medio Oriente e l’Asia dell’Università degli Studi di Torino). Attualmente dirige il progetto di indagine e scavo nel Kurdistan iracheno dell’Università degli Studi di Genova.
 
In occasione della serata è previsto il laboratorio di archeologia per bambini e ragazzi dai 6 ai 12 anni dal titolo “I leoni di Assurbanipal” (i laboratori sono gratuiti ma è necessaria l’iscrizione: tel. 0541600113).
 
Il ciclo di conversazioni sull’archeologia ha l’intento di accendere i riflettori su un patrimonio storico oggetto ormai ogni giorno degli attacchi della ferocia iconoclasta. L’Istituzione Riccione per la Cultura dedica questa edizione della rassegna alla memoria dell’archeologo siriano Kahled al-Assad ucciso in maggio a Palmira dallo Stato Islamico.
L’iniziativa ha ottenuto il prestigioso patrocinio della Commissione Nazionale italiana per l’UNESCO per “l’alto livello dei relatori e per il tema affrontato, di particolare complessità e attualità, pienamente coerente con i principi fondamentali dell’UNESCO”, e del MIBACT, oltre ad essere patrocinata anche dall’Università di Genova, Napoli, Padova e dal FAI giovani Emilia-Romagna.
 
L’incontro del 5 febbraio si terrà al Centro della Pesa, mentre l’appuntamento di chiusura del 12 febbraio con Valerio Massimo Manfredi avrà come sede il Palazzo del Turismo.
Inizio alle ore 21.00, ingresso libero.



 




Vedi tutte le news