DOPING, MAXI OPERAZIONE DELLA SQUADRA MOBILE DI RIMINI: ALTRI GUAI PER IL DOTTOR BIANCHI

28 Luglio 2017

A RIMINI. Nel corso degli accertamenti è emerso che sia i gestori che gli istruttori, oltre ad essere loro stessi consumatori, offrivano i farmaci dopanti anche ai frequentatori che si allenavano nelle strutture sportive. La loro attività veniva seguita dai giovani sui social network, ove professavano lo sviluppo del fisico secondo i sogni più estremi. Le indagini avrebbero consentito di accertare che la maggior parte dei prodotti posti in vendita proveniva dall’estero, attraverso canali diversi dalle farmacie o comunque dalle altre strutture preposte a tale scopo.
Servizio di Alessio Bertini




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