COVID, IN ROMAGNA CRESCITA CONTENUTA

6 Novembre 2020

Il Covid cresce in Romagna, ma in maniera più contenuta rispetto alla media nazionale. Con un'incidenza significativa di casi asintomatici. Per quanto riguarda l'occupazione dei posti letto, si è verificato un aumento omogeneo tra i vari territori di malati nei reparti di degenza. L'Ausl fa il punto della situazione, pubblicando l'aggiornamento dell'evoluzione del quadro epidemiologico dell'infezione nel territorio su un arco temporale che va dal 26 ottobre al primo novembre. Periodo nel quale si sono verificate 2.335 positività su un totale di 30.722 tamponi, con una incidenza dunque del 7,6 per cento che, pur aumentando di 1,7 punti percentuali rispetto alla settimana precedente, resta più bassa rispetto all'incidenza nazionale. Su questo dato si registra un riallineamento tra i vari territori della Romagna: le province di Rimini e di Ravenna hanno un dato pressochè analogo, i territori di Forlì e soprattutto Cesena hanno incidenze leggermente più basse. Restano invece maggiori differenze rispetto all’indicatore delle positività su popolazione residente, con Rimini e Forlì con dati più alti, così come sulle percentuali di asintomatici: il territorio romagnolo si attesta sul 43 per cento con Ravenna e soprattutto Rimini con percentuali superiori di persone positive ma senza sintomi. «Sul fronte ospedaliero – spiega il direttore sanitario dell'Ausl Romagna Mattia Altini – siamo nel “livello arancione” del piano dinamico che abbiamo predisposto, e conseguentemente abbiamo attivato ulteriori posti letto, in tutti i territori, dedicati a pazienti Covid. Attualmente abbiamo circa 70 posti letto di terapia intensiva per l'attività chirurgica ordinaria e programmata. Non si può escludere di arrivare nei prossimi giorni all'attivazione del “livello rosso”, che contempla 529 posti letto complessivi dedicati a pazienti Covid, di cui 75 tra terapia intensiva e sub-intensiva».
Servizio di Marcello Bartolini




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